Covid-19 e sistema immunitario: come difendersi con alimentazione e integrazione

Come rinforzare il sistema immunitario contro il Covid-19? Una delle domande più gettonate di questo momento, senza dubbio. Purtoppo non è ancora possibile provedere i tempi della reazione immunitaria a seguito del contagio da coronavirus SARS-CoV2 in quanto si tratta di un agente patogeno emergente. Tuttavia dare un aiuto al nostro organismo per sostenere il sistema immunitario può davvero rivelarsi un valido aiuto (insieme alle altre misure di prevenzione, mi raccomando!) per affrontare l’eventuale contagio.

Covid-19: come reagisce il sistema immunitario?

Possiamo immaginare il nostro sistema immunitario come uno scudo che ci protegge dagli agenti patogeni. Questo straordinario meccanismo di difesa ci aiuta a rimanere in salute difendendo l’organismo dall’attacco di micorganismi come ad esempio i virus.
Analizziamo in particolare i coronavirus, un’ampia famiglia di virus all’interno della quale troviamo anche il raffreddore comune e altre infezioni delle prime vie respiratorie. Attaccato dal virus il nostro organismo reagisce per fermarne la replicazione innescando la risposta immunitaria. Le cellule malate iniziano a produrra molecole polifunzionali che attivano le cellule di difesa chiamate “citochine” causano uno stato infiammatorio che si può manifestare sotto forma di febbre o arrossamento, gonfiore, ecc. che servirà a contrastare l’infezione.
Il nuovo coronavirus SARS-CoV2 si differenzia rispetto agli altri coronavirus più comuni in quanto riesce a trasferirsi dalle prime vie respiratorie, in cui si manifesta con febbre, tosse e anosmia, fino ad insediarsi principalmente nei polmoni dove si lega con i ricettori ACE-2 scatenando una reazione immunitaria molto forte chiamata tempesta infiammatoria o tempesta citochinica. Non ci sono certezze ma le evidenze scientifiche stanno studiando l’eventuale correlazione tra questa eccessiva reazione infiammatoria e la necessità di ricovero in terapia intensiva o comunque la necessità di utilizzo di ventilatori polmonari.

Lattoferrina e Covid: funziona per la prevenzione?

La Lattoferrina è una proteina nota per le sue innumerevoli proprietà tra cui quella di legare il ferro sottraendolo al metabolismo di alcune specie batteriche che dipendono proprio da esso per moltiplicarsi (ad es. l’Escherichia coli) e la notevole attività antinfiammatoria particolarmente utile in caso di infezioni. La lattoferrina migliora, inoltre, l’assorbimento del ferro nell’intestino e svolge un’azione immunomodulatoria. Ormai non si parla d’altro: la lattoferrina aiuta a prevenire il covid? La correlazione tra lattoferrina e Covid-19 viene evidenziata in uno studio condotto da ricercatori dell’Università degli Studi di Tor Vergata e de La Sapienza intitolato “Lattoferrina come barriera naturale protettiva della mucosa respiratoria e intestinale contro l’infezione e l’infiammazione da coronavirus”. Lo studio evidenzia come questa proteina sia in grado di ridurre la carica virale bloccando l’infezione nelle fasi precoci e diminuendone la gravità dei sintomi. Per il momento non ci sono evidenze cliniche che confermino l’efficacia dell’assunzione di Lattoferrina nel trattamento e nella prevenzione del covid-19.
Può rivelarsi utile assumere un integratore di Lattoferrina?
Sì, se ne valutiamo la complessiva efficacia a livello del microbiota intestinale. Numerose evidenze scientifiche confermano che il microbiota intestinale rivesta un ruolo centrale nel nostro benessere psicofisico garantendo anche un’ottimale stato di immunosorveglianza. Nella “lotta” agli agenti patogeni possiamo immaginare il nostro microbiota intestinale come un direttore d’orchestra che si occupa di modulare correttamente la risposta immunitaria. Il microbiota è composto principalmente di microrganismi benefici per il nostro organismo e una condizione di equilibrio può favorire una corretta regolazione della risposta infiammatoria.