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denominazione vicks flu giorno notte compresse rivestite con film categoria farmacoterapeutica altre preparazioni per il trattamento del raffreddo...

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Certificazione Ministero della Salute
 
denominazione
vicks flu giorno notte compresse rivestite con film

categoria farmacoterapeutica
altre preparazioni per il trattamento del raffreddore.

principi attivi
compresse giorno (gialle): una compressa contiene 500 mg di paracetamolo e 60 mg di pseudoefedrina cloridrato. compresse notte (blu): una compressa contiene 500 mg di paracetamolo e 25 mg di difenidramina cloridrato.

eccipienti
compressa gialla (giorno). nucleo della compressa: cellulosa microcristallina, croscarmellosa sodica, copovidone, diossido di silicio colloidale, magnesio stearato. rivestimento della compressa: ipromellosio talco (e553b), triacetina (e1518), pigmento perlescente su base di mica(miscela di: silicato di potassio e alluminio (e555)-[mica] e diossidodi titanio (e171)), ossido di ferro giallo (e172). compressa blu (notte). nucleo della compressa: cellulosa microcristallina, croscarmellosa sodica, copovidone, diossido di silicio colloidale, magnesio stearato. rivestimento della compressa: ipromellosio, talco (e553b), triacetina (e1518), pigmento perlescente su base di mica (miscela di: silicatodi potassio e alluminio (e555)-[mica] e diossido di titanio (e171)),indaco carminio (e132).

indicazioni
il farmaco e' indicato per il trattamento sintomatico a breve terminedella congestione nasale e sinusale associata a sintomi di raffreddoree influenza come dolore, mal di testa e/o febbre e solo in combinazione con sintomi di dolore notturno che causano difficolta' ad addormentarsi. il farmaco e' indicato negli adulti e negli adolescenti a partire dai 15 anni di eta'.

controindicazioni/eff.secondar
il farmaco e' controindicato nei pazienti con: ipersensibilita' al paracetamolo, alla pseudoefedrina, alla difenidramina o a uno qualsiasi degli eccipienti; pazienti con meno di 15 anni a meno che non sia prescritto dal medico; uso concomitante di altri decongestionanti simpaticomimetici, beta-bloccanti o inibitori delle mono-aminossidasi (imao), oentro 14 giorni dall'interruzione del trattamento con imao. l'uso concomitante di imao puo' causare un aumento della pressione sanguigna odelle crisi ipertensive. malattia cardiovascolare, inclusa l'ipertensione. diabete mellito. feocromocitoma. ipertiroidismo. glaucoma ad angolo chiuso. danno renale grave. ritenzione urinaria.

posologia
posologia. adulti e adolescenti dai 15 anni di eta' in su: quattro compresse al giorno. uso diurno: compressa giorno che non causa sonnolenza (gialla) una compressa gialla da assumere ogni 4-6 ore nel corso della giornata (non prendere piu' di tre compresse gialle al giorno). usonotturno: compressa notte che causa sonnolenza (blu). una compressa blu da assumere prima di coricarsi. una compressa alla volta e solo neitempi indicati sulla confezione. non prendere la compressa blu per lanotte durante il giorno. il trattamento non deve proseguire oltre i 4giorni. consultare il medico se un paziente adulto o adolescente deveassumere il medicinale per oltre 4 giorni o se i sintomi si aggravano. speciali gruppi di pazienti. pazienti anziani il prodotto non deve essere somministrato a pazienti anziani affetti da confusioni. gli antistaminici sedativi possono causare confusioni ed eccitazione paradossanegli anziani. in base all'esperienza si e' stabilito che il dosaggionormale di paracetamolo per gli adulti e' adeguato. tuttavia, nei soggetti anziani, fragili, immobilizzati, puo' essere appropriata una riduzione della dose o della frequenza di somministrazione del paracetamolo. bambini sotto i 15 anni. il prodotto non e' raccomandato nei bambini con meno di 15 anni a meno che non venga prescritto dal medico. compromissione epatica i pazienti con ridotta funzionalita' epatica devono consultare un medico prima di prendere questo prodotto. quando si somministra paracetamolo a pazienti con funzionalita' epatica compromessa o sindrome di gilbert, potrebbe essere necessario ridurre la dose oprolungare l'intervallo di somministrazione. danno renale. i pazienticon ridotta funzionalita' renale devono consultare un medico prima diprendere questo prodotto. nei pazienti con danno renale, si raccomandadi ridurre la dose di paracetamolo e prolungare l'intervallo minimo tra ciascuna somministrazione ad almeno 6 ore. inserire tabella. la dose massima giornaliera di paracetamolo non deve superare i 2000 mg neiseguenti casi, a meno che non sia prescritto da un medico: adulti o adolescenti con peso inferiore a 50 kg; compromissione epatica; alcolismo cronico; disidratazione; malnutrizione cronica. non superare la doseindicata. modo di somministrazione. per uso orale. le compresse devono essere ingerite intere (non devono essere masticate) con sufficienteliquido.

conservazione
il medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

avvertenze
nei seguenti casi il paracetamolo deve essere somministrato solo con particolare cautela. compromissione epatica. alcolismo cronico. insufficienza renale (gfr<=50ml/min). sindrome di gilbert (ittero non emolitico familiare). trattamento concomitante con medicinali che influenzanola funzionalita' epatica. carenza di glucosio 6-fosfatodeidrogenasi.anemia emolitica. carenza di glutatione. disidratazione. malnutrizionecronica. peso inferiore a 50 kg. anziani. i pazienti non devono assumere contemporaneamente altri prodotti contenenti paracetamolo a causadel rischio di grave compromissione epatica in caso di sovradosaggio.in seguito a un utilizzo a lungo termine e ad alte dosi di analgesici,possono verificarsi mal di testa che non devono essere trattati con dosi piu' alte di analgesici. in generale, l'assunzione abituale di analgesici, in particolare una combinazione di diverse sostanze analgesiche, puo' portare a danni renali permanenti con rischio d'insufficienzarenale. l'interruzione brusca dopo un uso prolungato e ad alte dosi di analgesici puo' portare a mal di testa, affaticamento, dolore muscolare, nervosismo e sintomi autonomici. questi sintomi da sospensione sirisolvono entro pochi giorni. fino a quel momento, un'ulteriore assunzione di analgesici deve essere evitata e ricominciata solo dietro consiglio del medico. i pazienti non devono assumere altri prodotti simpaticomimetici in concomitanza, inclusi altri decongestionanti nasali ooculari. durante il trattamento con questo medicinale si deve evitarel'assunzione di bevande alcoliche. il paracetamolo deve essere utilizzato con cautela in soggetti dipendenti dall'alcol. il rischio di sovradosaggio e' maggiore nei pazienti con epatopatia alcolica non-cirrotica. questo medicinale deve essere usato con cautela nei pazienti con: malattia cardiovascolare; diabete; ipertrofia prostatica, in quanto possono essere soggetti a ritenzione urinaria e disuria; malattia vascolare occlusiva (ad esempio fenomeno di raynaud); psicosi; tosse cronica,asma o enfisema. i pazienti anziani possono essere particolarmente sensibili agli effetti della pseudoefedrina sul sistema nervoso centrale. si raccomanda l'uso di questo medicinale solo quando i sintomi (dolore e/o febbre, congestione) sono presenti. deve essere usato solo perpochi giorni. se i sintomi persistono per oltre 3 giorni o peggiorano,i pazienti devono consultare il medico. in caso d'intervento chirurgico si consiglia d'interrompere il trattamento alcuni giorni prima. l'uso di anestetici alogenati puo' aumentare il rischio di crisi ipertensiva. si deve evitare l'uso in pazienti con sindrome del qt lungo congenita o altri disturbi cardiaci clinicamente rilevanti (in particolarecardiopatia coronarica, disturbi della conduzione cardiaca, aritmie).deve inoltre essere evitato l'uso concomitante di medicinali, che a loro volta prolungano l'intervallo qt (ad esempio farmaci anti-aritmicidi classe ia e iii, alcuni antibiotici, farmaci antimalarici, neurolettici) o che provocano ipokaliemia. popolazione pediatrica. questo prodotto non deve essere somministrato ai bambini con meno di 15 anni di eta'. avvertenza relativa all'uso improprio come agente dopante la pseudoefedrina puo' determinare positivita' a certi test anti-doping. gravi reazioni cutanee. reazioni cutanee gravi come la pustolosi esantematica acuta generalizzata (agep) possono verificarsi con prodotti contenenti pseudoefedrina. questa eruzione pustolosa acuta puo' verificarsientro i primi 2 giorni di trattamento, con febbre e numerose, piccolepustole, per lo piu' non follicolari, derivanti da un eritema edematoso molto diffuso e localizzate principalmente sulle pieghe cutanee, sultronco e sugli arti superiori. i pazienti devono essere attentamentemonitorati. se si osservano segni e sintomi come piressia, eritema o numerose piccole pustole, la somministrazione di questo farmaco deve essere interrotta e devono essere prese misure appropriate se necessario. colite ischemica. alcuni casi di colite ischemica sono stati riportati con pseudoefedrina. l'assunzione di pseudoefedrina deve essere interrotta e si deve consultare un medico se si sviluppano improvviso dolore addominale, sanguinamento rettale o altri sintomi di colite ischemica.

interazioni
paracetamolo. l'effetto anticoagulante del warfarin e degli altri derivati cumarinici puo' essere potenziato dall'uso regolare prolungato del paracetamolo, con aumento del rischio di sanguinamento. l'assunzioneoccasionale di paracetamolo non ha effetti significativi. metoclopramide o domperidone possono determinare un aumento della velocita' di assorbimento del paracetamolo. l'epatotossicita' del paracetamolo puo' essere potenziata dall'uso dei farmaci rifampicina e isoniazide, usatiper il trattamento della tubercolosi. l'emivita del cloramfenicolo puo' essere prolungata dal paracetamolo. e' comunque possibile l'uso concomitante del cloramfenicolo per via topica quando e' usato per il trattamento delle infezioni oculari. antiepilettici come fenitoina, fenobarbitale e carbamazepina (induttori enzimatici) possono aumentare il rischio di compromissione epatica. il paracetamolo puo' ridurre la biodisponibilita' della lamotrigina, con possibile riduzione del suo effetto, a causa di una possibile induzione del suo metabolismo nel fegato.la colestiramina puo' ridurre l'assorbimento del paracetamolo. la colestiramina non deve essere somministrata prima che sia trascorsa un'oradalla somministrazione del paracetamolo. l'uso regolare di paracetamolo contemporaneamente a zidovudina puo' causare neutropenia e aumentare il rischio di compromissione epatica. il trattamento per la gotta con probenecid riduce la clearance del paracetamolo; pertanto la dose diparacetamolo puo' essere ridotta in caso di trattamento concomitante.l'epatotossicita' del paracetamolo puo' essere potenziata dall'eccessiva assunzione di alcool. il paracetamolo puo' interferire con la determinazione dell'uricemia (mediante il metodo dell'acido fosfotungstico) e della glicemia. i salicilati/acido acetilsalicilico possono prolungare l'emivita di eliminazione del paracetamolo. sono state segnalateinterazioni farmacologiche che coinvolgono paracetamolo e un certo numero di altri farmaci. il significato clinico nell'uso acuto al regimeposologico e' ritenuto improbabile. pseudoefedrina. la pseudoefedrinapuo' potenziare l'azione degli inibitori delle mono-aminossidasi (imao, inclusi moclobemide e brofaromina) e puo' indurre crisi ipertensive.il medicinale e' pertanto controindicato in pazienti che stanno assumendo o hanno assunto imao nelle ultime due settimane. l'uso concomitante di pseudoefedrina con altri simpaticomimetici o antidepressivi triciclici (ad esempio amitriptilina) puo' aumentare il rischio di effettiindesiderati cardiovascolari. la pseudoefedrina puo' ridurre l'effetto dei beta-bloccanti e di altri farmaci antipertensivi (ad esempio debrisochina, guanetidina, reserpina, metildopa). il rischio d'ipertensione e di altri effetti indesiderati cardiovascolari puo' essere aumentato. la pseudoefedrina puo' interagire con gli anestetici alogenati quali ciclopropano, alotano, enflurano, isoflurano. l'uso concomitante dipseudoefedrina con digossina e glicosidi cardiaci puo' aumentare il rischio di battito cardiaco irregolare o di attacco cardiaco. alcaloididella segale cornuta (ergotamina e metisergide): l'uso concomitante puo' causare un aumento del rischio di ergotismo. l'uso concomitante dilinezolid puo' aumentare il rischio d'ipertensione. difenidramina. ladifenidramina puo' potenziare gli effetti sedativi dell'alcol e di altri depressivi del snc (ad esempio tranquillanti, ipnotici, analgesicioppioidi e ansiolitici). gli inibitori delle mono-aminossidasi possono prolungare e intensificare gli effetti anticolinergici della difenidramina. siccome la difenidramina ha una certa attivita' anticolinergica, gli effetti di alcuni farmaci anticolinergici (ad esempio atropina,antidepressivi triciclici) possono essere potenziati. la difenidramina e' un inibitore dell'isoenzima cyp2d6 del citocromo p450. pertanto,puo' esserci un potenziale d'interazione con i farmaci che vengono metabolizzati principalmente da cyp2d6, come metoprololo e venlafaxina. deve essere evitato l'uso concomitante di altri medicinali che prolungano l'intervallo qt (ad esempio farmaci antiaritmici di classe ia e iii, alcuni antibiotici, farmaci antimalarici, neurolettici) o che provocano ipopotassiemia (ad esempio alcuni diuretici).

effetti indesiderati
paracetamolo. gli eventi avversi che emergono dai dati storici degli studi clinici sono entrambi infrequenti e relativi a casi di esposizione limitata del paziente. di conseguenza, gli eventi segnalati duranteuna lunga esperienza post-commercializzazione con la dose terapeutica/raccomandata e considerati correlati sono indicati nella seguente tabella e suddivisi per sistemi e organi secondo meddra e per frequenza. acausa dei limitati dati derivanti da sperimentazioni cliniche, la frequenza di questi eventi avversi e' sconosciuta (non puo' essere stimata sulla base dei dati disponibili), ma l'esperienza post-marketing indica che le reazioni avverse al paracetamolo sono rare (da 1/10.000 a <1/1.000) e che le reazioni gravi sono molto rare (<1/10.000). patologie del sistema emolinfopoietico: trombocitopenia, agranulocitosi, pancitopenia, leucopenia, neutropenia. questi effetti non sono necessariamente causalmente correlati al paracetamolo. disturbi del sistema immunitario: ipersensibilità, inclusi reazioni anafilattiche, angioedema, sindrome di stevens-johnson. patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: broncospasmo. patologie epatobiliari: disfunzione epatica. patologie gastrointestinali: disturbi addominali, diarrea, nausea e vomito. pseudoefedrina. patologie del sistema nervoso: stimolazione del sistema nervoso centrale (ad esempio insonnia, raramente allucinazioni).patologie cardiache: effetti cardiaci (ad esempio tachicardia). patologie vascolari: aumento della pressione sanguigna, sebbene non in casod'ipertensione controllata. patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: eruzione cutanea, prurito, eritema, orticaria, dermatite allergica; non nota: reazioni cutanee gravi, compresa la pustolosi esantematica acuta generalizzata (agep). patologie renali e urinarie: ritenzione urinaria, soprattutto in pazienti con ipertrofia prostatica. disturbi gastrointestinali. non nota: colite ischemica. difenidramina. di seguito sono elencate le reazioni avverse che sono state osservate neglistudi clinici e sono considerate comuni o molto comuni in base alla classificazione per sistemi e organi secondo meddra. la frequenza dellealtre reazioni avverse identificate durante l'uso post-commercializzazione è non nota, ma queste reazioni sono verosimilmente non comuni o rare. patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione comuni: affaticamento. disturbi del sistema immunitario. non noti: reazioni d'ipersensibilità, tra cui rash, orticaria, dispnea e angioedema. disturbi psichiatrici. non noti: stato confusionale, eccitazione paradossa (ad esempio iperattività, irrequietezza, nervosismo). gli anziani hanno maggior rischio di stato confusionale ed eccitazioneparadossa. patologie del sistema nervoso. comuni: sedazione, sonnolenza, disturbi dell'attenzione, instabilità, capogiri; non noti: convulsioni, cefalea, parestesia, discinesia. patologie dell'occhio. non noti:visione offuscata. patologie cardiache. non noti: tachicardia, palpitazioni. disturbi dell'apparato respiratorio, del torace e del mediastino. non noti: ispessimento delle secrezioni bronchiali. patologie gastrointestinali. comuni: bocca secca; non noti: disturbi gastrointestinali inclusi nausea e vomito. patologie del sistema muscoloscheletrico edel tessuto connettivo. non noti: contrazioni muscolari. patologie renali e urinarie. non noti: difficoltà nella minzione, ritenzione urinaria. segnalazione delle reazioni avverse sospette. la segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-re azione-avversa.

gravidanza e allattamento
gravidanza. questo medicinale, come nel caso della maggior parte dei medicinali, non deve essere usato durante la gravidanza a meno che il potenziale beneficio del trattamento per la madre superi qualsiasi possibile rischio per il feto in via di sviluppo. paracetamolo. numerosi dati su donne in gravidanza non indicano ne' malformazioni, ne' tossicita' fetale/neonatale causate dal paracetamolo. il paracetamolo puo' essere utilizzato durante la gravidanza se clinicamente necessario; tuttavia deve essere usato alla dose minima efficace per il minor tempo possibile e con la frequenza piu' bassa possibile. pseudoefedrina. studisu animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva. l'uso di pseudoefedrina cloridrato diminuisce il flusso ematico uterino nella madre, mai dati clinici sono insufficienti per delineare gli effetti sulla gravidanza. difenidramina: sulla base degli studi sugli animali non si ritiene che la difenidramina aumenti il rischio di anomalie congenite. tuttavia, non esistono studi adeguati e ben controllati sulle donne in gravidanza. e' noto che la difenidramina attraversa la placenta. l'utilizzo di antistaminici sedativi durante il terzo trimestre puo' causarereazioni avverse sul neonato. la sicurezza della pseudoefedrina durante la gravidanza non e' stata stabilita. e' noto che la difenidraminaattraversa la placenta e deve pertanto essere usata durante la gravidanza solo se ritenuta essenziale dal medico. allattamento. in considerazione dei potenziali effetti cardiovascolari e neurologici della pseudoefedrina, si sconsiglia l'assunzione di questo medicinale durante l'allattamento. il paracetamolo viene escreto nel latte materno ma non inquantita' clinicamente rilevanti. i dati disponibili pubblicati non controindicano l'allattamento al seno. uno studio di farmacocinetica sul paracetamolo condotto su 12 madri in allattamento ha rivelato che meno dell'1% di una dose orale di 650 mg di paracetamolo e' comparso nellatte materno. risultati simili sono stati riportati in altri studi,pertanto l'ingestione da parte della madre di dosi terapeutiche di paracetamolo non sembra rappresentare un rischio per il bambino. la pseudoefedrina passa nel latte materno e puo' influenzare il neonato allattato al seno (irritabilita', pianto eccessivo e alterazione del ritmo sonno-veglia). e' stato stimato che circa 0,4-0,7% di una singola doseda 60 mg di pseudoefedrina ingerita da una madre che allatta viene escreto nel latte materno nell'arco delle 24 ore. la difenidramina vieneescreta nel latte materno, ma in concentrazioni non quantificate. sebbene non si ritenga che in seguito alla somministrazione di dosi terapeutiche i livelli di difenidramina siano sufficientemente alti da influenzare il bambino, si sconsiglia l'uso di difenidramina durante l'allattamento. i neonati o i neonati prematuri mostrano un aumento della sensibilita' agli antistaminici. fertilita'. non ci sono dati disponibili sull'effetto di paracetamolo, pseudoefedrina cloridrato o difenidramina cloridrato sulla fertilita'.
Reparto
Spec.med.da banco
ATC/GMP
Paracetamolo, associazioni esclusi gli psicolettici
Classificazione
Farmaco da banco
Detraibile
Si
Scadenza
08/2025