Carenza di Vitamina D: come e quando integrarla

La Vitamina D fissa il calcio nelle ossa, ma non solo! Sempre di più le ricerche scientifiche che dimostrano i benefici della Vitamina D sulla salute di tutto l’organismo e non solo delle ossa. Scopriamo insieme cos’è e cosa fa la vitamina D e come assumerne la giusta quantità.

Vitamina D: cos’è e a cosa serve

La Vitamina D viene anche chiamata “vitamina del sole” in quanto viene sintetizzata nella cute per effetto delle radiazioni ultraviolette B o UV-B. La Vitamina D è un vero e proprio ormone la cui produzione è stimolata a livello della pelle dall’esposizione solare che svolge funzioni importanti per tutto l’organismo.

A cosa serve la Vitamina D?

Per il benessere delle ossa
In età adulta è utile per mantenere un adeguato metabolismo e assorbimento del calcio a livello intestinale e renale per favorire il mantenimento della compattezza e della salute di ossa e denti.
In età pediatrica favorisce un’adeguata calcificazione delle ossa.

Sistema immunitario
La Vitamina D ricopre un ruolo fondamentale nella funzionalità del sistema immunitario, infatti funge da attivatore dei linfociti T ovvero cellule del sistema immunitarie che riconoscono i corpi estranei e attivano la difesa immunitaria.

La Vitamina D aiuta inoltre a mantenere la normale funzione dei muscoli, favorisce il corretto funzionamento del sistema nervoso e il mantenimento delle funzioni cerebrali e del buon umore.

Livelli adeguati di Vitamina D sono essenziali per garantire il benessere generale dell’organismo, eventuali carenze potrebbero avere ripercussioni negative sullo stato di salute.

Come riconoscere la carenza di Vitamina D

La carenza di vitamina D in generale non dà sintomi particolari, tranne in casi molto rari in cui possono manifestarsi dolori muscolari cronici, ma è una situazione davvero molto rara. Quindi come ci si accorge di avere una carenza di Vitamina D? Verificandone i livelli con uno specifico esame del sangue. È più probabile avere una carenza di vitamina D durante i mesi autunnali ed invernali ovvero quando le ore di luce diminuiscono, il clima ci impone di coprirci di più e passiamo la maggior parte del tempo, per lavoro o per altro, in ambienti chiusi. Tuttavia anche durante la stagione fredda non si raccomanda un’integrazione di vitamina D senza che ci sia una vera necessità.

Vitamina D e alimentazione

Un fonte di Vitamina D per il nostro organismo è l’alimentazione, fondamentale soprattutto durante i mesi invernali. Gli alimenti ricchi di vitamina D sono latte, formaggi grassi, burro, funghi, uova, l’olio di fegato di merluzzo e alcuni tipi di pesce come aringhe, sardine, sgombro e salmone. Le fonti alimentari che contengono vitamina D sono piuttosto limitate e non si può esagerare nell’assunzione di queste tipologie di alimento per raggiungere un corretto livello di vitamina D, ove necessario meglio ricorrere agli integratori alimentari.

Integratori di vitamina D

Come trattamento per la carenza di vitamina D in casi non gravi è consigliata l’assunzione di integratori alimentari da associare alla dieta per favorire il mantenimento dei giusti livelli di Vitamina D nell’organismo. In commercio ne esistono di tutti i tipi, in compresse, in gocce e anche in spray orale comodi da utilizzare e caratterizzati da un elevato potere di assorbimento. L’integratore di Vitamina D va comunque utilizzato solo se necessario, ovvero in caso di diagnosticata carenza da parte del medico. Principalmente gli integratori a base di Vitamina D vengono consigliati in associazione ai supplementi di calcio alle donne durante il periodo postmenopausale per prevenire l’insorgenza dell’osteoporosi.

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