Contusioni ed ematomi: cosa sono e come curarli

Una caduta, una botta o un infortunio possono causare lividi e contusioni. La contusione viene più comunemente chiamata livido ed è una lesione più o meno evidente e superficiale provocata da un evento traumatico che causa la compressione e lo schiacciamento dei tessuti sottostanti senza comportare necessariamente una ferita. Prendere una botta può capitare davvero a tutti, soprattutto a chi fa sport, ma anche con un banalissimo incidente domestico o magari inciampando o colpendo uno spigolo o una sporgenza.

Cosa sono le contusioni:

Una contusione è una lesione dei tessuti molli presenti al di sotto della pelle a causa di un evento traumatico che non comporta necessariamente una ferita. Il trauma ha un’azione lesiva sui vasi sanguigni e linfatici che causa una fuoriuscita interna di sangue ovvero la responsabile della comparsa dell’eventuale livido o ematoma.
La contusione può essere più o meno grave in base alla gravità del trauma e può presentarsi con:
- Ecchimosi o livido: si presenta quanto il trauma e quindi la contusione non è estremamente violenta ma coinvolge solamente i vasi sanguigni più piccoli. Il sangue che fluisce nei tessuti vicini, crea una macchia bluastra.
- Ematoma: si presenta quando il trauma da contusione è abbastanza violento e causa la rottura di vasi ematici. In questo caso si crea un accumulo di sangue in un tessuto o in una cavità del corpo.
- Necrosi cutanea: una intensa e prolungata compressione possono far si che si manifesti una piaga dovuta alla compromissione della vitalità della cute.
In quest’ultimo caso, quando la piaga è molto estesa, può risultare necessario un consulto medico mentre, curare ematomi e lividi è possibile con semplici e adeguati prodotti.

Come curare una contusione

Per stabilire la prassi da seguire è necessario individuare la gravità della contusione e quindi stabilire se siamo in presenza di livido, ematoma o necrosi cutanea.
In caso di traumi lievi o poco violenti che causino la comparsa di lividi ed ematomi la cosa più importante per ridurre il dolore, il gonfiore e l’entità dell’emorragia è applicare il ghiaccio o comunque qualcosa di freddo sull’area interessata quanto prima possibile. L’applicazione in tempi rapidi del ghiaccio favorisce una vasocostrizione che argina la fuoriuscita del sangue dai vasi lesionati, riduce la comparsa degli ematomi, evita il formarsi dell’edema e aiuta ad alleviare gonfiore e dolore. Il tempo gioca un ruolo fondamentare, applicare subito qualcosa di freddo può essere importante anche se in un primo momento la caduta, o il colpo preso, sembrano di lieve entità, è sempre meglio limitare dal primo momento la possibile formazione dell’edema.
Nel caso in cui la sola applicazione del ghiaccio non fosse sufficiente a lenire il dolore, si possono applicare creme, gel o schiume cutanee che, grazie all’effetto criogenico, portano ad un rapido abbassamento della temperatura della cute, dando un sollievo immediato. Per facilitare l’assorbimento dell’ematoma e dare sollievo al dolore si possono applicare questi farmaci antinfiammatori topici massaggiandoli sulle aree interessate per alcuni giorni, fino alla completa guarigione.
Se non si vuole o non si può ricorrere all’utilizzo di farmaci antinfiammatori, in commercio si trovano tantissimi trattamenti topici in crema o in gel dalla formulazione completamente naturale ma anche estremamente efficace. Questi rimedi sono formulati con:
- Arnica: allevia gonfiore e dolore e, agendo sul microcircolo sottocutaneo, attenua gli edemi dei tessuti molli e limita la formazione del livido.
- Bromelina: contenuta nell’ananas, molto indicata negli stati infiammatori dei tessuti molli.
- Boswelia: ha una potente azione antidolorifica ed antiinfiammatoria.
- Artiglio del diavolo: per alleviare dolore ed infiammazione.
- Escina: derivata dall’ippocastano,rallenta il processo infiammatorio e la formazione di edema rinforzando i capillari.

Contusione: quando consultare il medico

La maggior parte delle contusioni di lieve e moderata entità guarisce spontaneamente entro due settimane senza necessità di trattamento specifico, e si risolve con il riassorbimento del sangue fuoriuscito dai vasi. Anche se solitamente queste problematiche si risolvono spontaneamente, in alcuni casi può essere necessario rivolgersi al medico e chiedere il suo parere:
- l’area interessata si gonfia molto e il gonfiore non scende nemmeno dopo qualche giorno, in questi casi infatti potrebbe essere necessario procedere con il drenaggio dei liquidi nella zona specifica
- compare la febbre o se in presenza di contusione ma anche di ferita compaia un’infezione
- si avverte una forte pressione intorno all’area contusa e associato a formicolio, forte sensibilità e rigidità muscolare quando l’edema è molto esteso. In questo caso infatti potrebbe presentarsi un innalzamento pressorio e il danneggiamento di nervi e muscoli causati da una possibile “sindrome compartimentale”. In questo caso è necessario rivolgersi subito a un medico
- se la guarigione tarda ad arrivare, trascorsi 15 giorni il livido o l’ematoma persistono o non migliorano o se permane l’impossibilità di muovere un’articolazione. In questi casi infatti la contusione potrebbe nascondere una distorsione o anche una frattura, problematiche che necessitano di adeguato consulto medico e di trattamento specifico
- se il trauma riguarda la testa o se lividi ed ematomi compaiono sotto al cuoio capelluto o sul viso
- è necessario rivolgersi al proprio medico anche quando si noti la frequente comparsa di ematomi anche senza un’apparente causa, in questo caso potrebbe essere necessario escludere la presenza di patologie che favoriscano la comparsa di queste problematiche.